Cappella di Santa Anna

In merito alla storia della Cappella di Sant’Anna, sita nell’omonina borgata novaliciense, le fonti documentarie non forniscono indicazioni di rilievo. La costruzione del sacello, definito “antico”, nella visita Sineo del 1771, può essere datata almeno al 1616, stando alla data riportata sul trave di colmo del tetto di copertura (che dopo l’ultimo restauro del 2008 si conserva all’interno della cappella). La chiesetta mostra un esteso ciclo di pitture murali, ascrivibile all’ultimo quarto del secolo XVII (in particolare in un armadietto incassato nella parete destra si trova dipinta su muro la data 1680, da intendersi quale anno d’esecuzione degli affreschi realizzati sulla stessa parete). Lo stile disomogeneo rintracciabile nelle varie scene spinge a supporre l’intervento di più pittori in momenti successivi. Inoltre, la particolare compresenza di diverse figure di santi ritratti singolarmente o durante il loro martirio in scomparti a sé stanti, a mò di ex voto, è imputabile alle specifiche esigenze di più committenti, desiderosi di dedicare un’immagine al proprio santo protettore. Sul prospetto principale, al di sopra della porta d’ingresso, si scorge una lacunosa Annunciazione, seguita in basso a destra da due riquadri sovrapposti dedicati entrambi a San Rocco. All’interno, sulla parete di fondo, si dispongono, attorno ad una nicchia con la seicentesca scultura della Sant’Anna Metterza, un angelo musicante (in alto), il Martirio di Sant’Agata e Sant’Antonio Abate (a sinistra)e i santi Firmino e Domenico (a destra). Lungo la parete di sinistra si susseguono i santi Nicola, Giovanni Battista, Giorgio e Andrea (nel registro più basso) e una santa in preghiera [?], il Supplizio di San Sebastiano, San Michele, Sant’Erasmo e Santa Margherita (nel registro più alto). Sul lato opposto, invece, si notano l’ormai evanescente figura della Vergine, Santa Tecla, una frammentaria scena a più personaggi e Santa Francesca (in alto); San Claro, Santa Susanna e Santa Caterina (in basso).

Fonti: Visita pastorale dell’abate Pietro Antonio Maria Sineo, 1843; Atti della visita pastorale di mons. Pio Vincenzo Forzani, tratti da: Andrea Maria Ludovici, Pitture murali in Valle di Susa – I cicli affrescati al servizio della fede – Itinerari e luoghi, 2014, Edizioni del Graffio.