«Ma per volgere gli occhi lassù, ai monti e anche oltre le cime, è necessario rallentare il passo, affinare sensi e pensieri, ascoltare con l’anima ogni respiro.»
Dopo il libro «Filosofia della montagna» del 2005, Francesco Tomatis, professore di Ermeneutica Filosofica, prosegue la riflessione sulla dimensione fisica e metafisica, naturale e culturale, economica e spirituale dell’ambiente montano in La via della montagna editato nel 2019 per i tipi di Bompiani. Un viaggio affascinante che insegna non solo a contemplare la montagna ma ad ascoltarla e viverla. La montagna è colta in questo saggio denso di riferimenti e spunti come orizzonte e verticalità, ascolto e rifugio, tradizione ed esperienza. Il lettore è condotto passo a passo, come da una guida alpina, attraverso le idee e le esperienze di pensatori, scrittori e artisti che condividono una visione originale: la montagna quale fonte di vita e conoscenza piuttosto che oggetto di sfruttamento e scenario ludico. Senza pretesa di esaustività, l’autore si concentra su un nucleo di questioni: il valore esperienziale del cammino aperto in verticale, l’abitare alpigiano capace di elaborare una raffinata cultura del limite, a contatto con la natura e il suo mistero, la riscoperta della civiltà occitana e dei valori di fraternità e grazia, verità e libertà, non-violenza e laboriosità, coraggio e umiltà, il candore alpino inteso come dimensione alla quale elevarsi, ritornando a valle trasformati. Il percorso argomentativo evoca e ispira un’ascesa, fatta di altrettante tappe di una ricerca personale ma anche comunitaria: non è un caso che l’ambiente montano abbia favorito l’emergere di comunità libere, precorritrici di originali forme di convivenza. Diventa prezioso, oggi più che mai, confrontarsi con “filosofie della montagna” elaborate da alpinisti e pensatori, riflettere su modelli di vita alternativi e rivoluzionari improntati alla cura della natura nella sua ciclica rigenerabilità. Ma anche a una rispettosa costruzione del paesaggio, alla ricerca di benessere e condivisione attraverso l’attingimento della dimensione spirituale essenziale a ogni vita. Un viaggio affascinante che insegna non solo a contemplare la montagna, ma ad ascoltarla e viverla. Tenetene conto quando organizzerete la prossima escursione alpina o quando vi balenerà in mente il pensiero di andarci a vivere per sempre.

Foto: vetta del Rocciamelone