In Valle di Susa vi è una linea retta che unisce Caselette con il vertice del Rocciamelone, lungo questa linea sono posti cinque luoghi Sacri che, come scrigni contengono il punto di congiunzione tra il terreno e il divino.
Sono gli ex voto, formula antichissima di ringraziamento degli uomini nei confronti delle divinità, risalenti a ben prima del Cristianesimo.
Il più antico esempio di ex voto in Valle, è quello che Bonifacio Rotario d’Asti portò in vetta al Rocciamelone il 1° settembre 1358, il famoso Trittico, oggi conservato al Museo Diocesano di Susa.
In questi luoghi, il visitatore rimane affascinato dalle storie raccontate da queste icone che si presentano in svariate fogge: fiocchi, manufatti metallici o quadri, in cui viene rappresentato visivamente l’evento che ha generato il riconoscimento al divino: guerre, malattie,incidenti, nascite che tardano a venire….
L’avvenuta grazia comportava lo sdebitarsi del voto fatto e salendo in pellegrinaggio ai luoghi nei quali vigeva il culto dei Santi o delle Madonne invocati, si portava con sètto realizzato in proprio o fatto fare appositamente da veri e propri artigiani specializzati. Depositarlo è testimonianza di devozione e dell’avvenuto passaggio non codificato che unendo il devoto al divino ricercato conferma la “grazia ricevuta”.
Il Santuario di Sant’Abaco
Sorge a Caselette sulle pendici del Monte Musinè e sembra risalire alla metà del Cinquecento; verso la fine del 1800 l’edificio assume le attuali sembianze e diventa depositario di ex voto rivolti al Santo. La festa si celebra il 19 gennaio e la domenica precedente e seguente, accompagnata dai tradizionali falò e dalla distribuzione dei “ Caritin”, il pane della carità simbolo di augurio per l’anno a venire.

Il Santuario della Madonna della Bassa
Costruito in posizione panoramica ai 1152 metri del Colle della Bassa, tra i comuni di Val della Torre e Rubiana, il santuario nasce attorno ad un pilone votivo realizzato da Lorenzo Nicol nel 1714 per ringraziare la Madonna che lo aveva guarito per due volte di seguito. Nel 1721 il pilone fu inglobato in una piccola cappella a una sola navata, ampliata nel 1845 per fare fronte all’afflusso dei pellegrini.
All’interno un gran numero di ex voto di tutti i tipi.

La Cappella di Rocca Sella
La cappella – rifugio sorge nel comune di Villardora sul monte Caprasio a 1.508 metri, fin dall’anno mille frequentato da eremiti, il più noto dei quali fu San Giovanni Vincenzo vescovo di Ravenna che qui morì il 12 gennaio dell’anno mille. Fu proprio lui, che seguendo la volontà divina, gettò le basi della futura Sacra di San Michele.
All’interno della cappella sono presenti alcuni ex voto, ma soprattutto fotografie di persone amanti della montagna scomparse.

Il Santuario del Collombardo
Il santuario alpino della Madonna degli Angeli è collocato sull’omonimo colle ad una altitudine di 1.898 metri, che collega la bassa Valle di Susa con la Valle di Viù.
La prima cappella, a protezione del pilone votivo del XVII secolo, risale al 1705. Successivamente, a cavallo del 1800/1900, si susseguono vari lavori di ampliamento.
All’interno è possibile ammirare una gran quantità di ex voto.

Il Santuario del Rocciamelone
A 3.538 metri di altezza, il santuario della Madonna delle Nevi è il più alto d’Europa, edificato dove Bonifacio Rotario d’Asti nel 1358, collocò in una grotta il suo trittico bronzeo raffigurante nella pala centrale la Madonna e il Bambino e lateralmente, San Giovanni Battista e San Giorgio. Il luogo di devozione mariana è completato dall’imponente statua in bronzo alta tre metri raffigurante la Madonna delle Nevi, portata in vetta dagli alpini del battaglione Susa e inaugurata il 28 agosto 1899.
L’interno della chiesa è completamente coperto da ex voto che stanno a dimostrare l’affetto dei valsusini e non solo per questo culmine sacro.

Tratto da: Passaggi e Sconfini n. 3/19