Calice (XVIII) e Patena (XIX), tesoro della Sindone

Bottega di Augsburg, calice, metà del XVIII secolo, argento a fusione, sbalzato, cesellato, inciso, dorato, smalto.

Bottega romana, Patena, metà del XIX secolo: argento a fusione, dorato; custodia, metà del XIX secolo, cuoio impresso oro, legno, velluto tagliato ad un corpo, filo dorato, metallo.

Torino e la Santissima Sindone, un connubio lungo quasi cinque secoli la cui storia ebbe inizio nel 1578, quando Emanuele Filiberto trasferì il prezioso Lino nella nuova capitale del Ducato di Savoia.

Il Tesoro riunisce rari capolavori, singoli manufatti appositamente realizzati e magnifici doni collezionati lungo un ampio arco temporale che dal XVII secolo giunge alla prima metà del Novecento.

L’opera giunse, in data precedente al 1911, dal Palazzo del Quirinale a Roma. Il legame del pregevole manufatto con l’ambiente della corte papale è confermato dalla presenza, sotto il piede del calice e sulla custodia, dello stemma di Pio IX.

È noto il dono, da parte dello stesso, di una rosa d’oro alla regina Maria Adelaide, ma nei documenti relativi a tale avvenimento non si fa alcun riferimento al calice. Nessun punzone è stato reperito sull’oggetto, né è stato possibile identificare tutte le iscrizioni presenti sulle tre facce del nodo: chiaro è il trigramma del nome di Cristo, mentre gli altri due monogrammi potrebbero riferirsi a donatori o a espressioni liturgiche. Il calice non risponde, per stile, alla produzione di metà Ottocento degli orefici romani, ma, sia per la decorazione a smalto con scene della Passione di Cristo, che per la ricchezza degli ornati, tipologie di area austro-bavarese, con riferimento a un repertorio decorativo rocailles.

Potrebbe trattarsi di un dono al pontefice, poi personalizzato con la realizzazione della custodia, e giunto a Torino dopo il trasferimento della capitale a Roma.

Fonte: Il Tesoro della Cappella della Sindone . G.Luca Bovenzi – L. Facchin

Di Emerenziana Bugnone

Socia Monastica Novaliciensia Sancti Benedicti, volontaria culturale e accompagnatrice.

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